Balletto del Sud – coreografo Fredy Franzutti

Balletto del Sud – coreografo Fredy Franzutti

IN SCENA “ IL CIGNO “

 

Il dato di chiamarsi “Amici della Musica” non ha mai impedito al sodalizio dauno di spaziare tra le diverse espressioni artistiche. Una prova giunge dal fatto che, nel corso delle 52 stagioni organizzate fino a oggi, accanto alla musica di ogni genere sono comparse anche altre arti come il teatro e la danza. E proprio alla coreutica è interamente dedicato il prossimo spettacolo programmato per mercoledì 23 novembre al Teatro Comunale “Umberto Giordano” di Foggia.

In scena verrà celebrato un gradito ritorno, visto che la compagnia Balletto del Sud è una realtà che è stata già altre volte ospite della rassegna culturale con i suoi componenti e con Fredy Franzutti, che ha fondato questa formazione nel 1995 e da allora la guida con grande passione.

Il coreografo leccese è l’anima delle numerose produzioni, più di cento, che hanno portato la compagnia a calcare palchi importantissimi come il Teatro dell’Opera di Roma o il Bolscioj di Mosca, e può fregiarsi di essere un autentico specialista di quelli che potrebbero essere definiti balletti perduti proprio come “Il cigno” che verrà rappresentato a Foggia.

Frutto di un attento lavoro di ricerca e di ricostruzione filologica, la produzione restituisce agli spettatori la celebre creazione di Michel Fokine: le parti perdute sono state ricreate da Franzutti per omaggiare il coreografo a ottant’anni dalla sua morte avvenuta a New York nel 1942.

Danzatrici e danzatori, provenienti da tutto il mondo, si esibiscono su musiche di Fryderyk Chopin, Robert Schumann, Aleksandr Čerepnin, Igor Stravinskij, Carl Maria von Weber, Nicolaj Rimskij-Korsakov e Camille Saint-Saëns. Lo spettacolo è una successione di brani che hanno segnato profondamente la storia della danza: Les Sylphides, Carnaval, Petruska, Lo spettro della Rosa, L’uccello di fuoco. Anche i costumi rispettano la regola della rievocazione fedele dell’epoca in cui il balletto è nato, l’alba del Novecento. Tra un numero e l’altro, Fokine racconterà al pubblico la genesi e le vicende del balletto: un espediente scenico reso possibile grazie alla presenza dell’attore Andrea Sirianni che reciterà testi firmati dall’autore Walter Prete.

Il pianista dello spettacolo sarà il talentuosissimo Scipione Sangiovanni, vincitore dei più prestigiosi concorsi internazionali.

Michel Fokine, forte della sua provenienza dalla grande tradizione ballettistica russa, riuscì a innovare questo linguaggio artistico raccogliendo umori, fermenti, energie e tensioni di un periodo storico intensissimo: “Il cigno”, per esempio, fu composto nel 1901 per Anna Pavlova e rappresentato per la prima volta a San Pietroburgo nel 1907.

“La morte del cigno” dimostrò come la danza non fosse unicamente il risultato di uno sforzo fisico e di una profonda conoscenza della tecnica, ma che anche l’interpretazione recitativa e il coinvolgimento emotivo e psicologico fossero elementi indispensabili per coinvolgere il pubblico in modo più penetrante. Negli stessi anni in cui la psicanalisi di Freud, con lo studio dei tormenti dell’anima, riscriveva le relazioni e la letteratura, i linguaggi e le percezioni, la sensibilità di Michel Fokine avverava una rivoluzione analoga nel mondo della danza, cambiandolo per sempre.

 

Ingresso alle 19.30, inizio alle 20.00

I biglietti rimasti disponibili possono essere ritirati dalle 18.30 presso il Teatro.