FILARMONICI DI BUSSETO

Martedì 6 dicembre 2022 – FILARMONICI DI BUSSETO

Corrado Giuffredi – clarinetto

Cesare Chiacchiaretta – fisarmonica

Giampaolo Bandini – chitarra

Antonio Mercurio – contrabbasso

Roger Catino – percussioni

Già nel nome scelto per il loro progetto musicale, i prossimi ospiti della 52a stagione organizzata dagli Amici della Musica di Foggia denotano originalità e spessore culturale: i Filarmonici di Busseto, infatti, erano la formazione nata a Busseto nell’Ottocento e diretta, dal 1836 al 1839, dal più illustre personaggio mai nato in quel paese, l’immenso compositore Giuseppe Verdi.

C’è, dunque, un omaggio alla propria terra di origine e alla grande tradizione musicale italiana negli intenti dei cinque musicisti che si esibiscono oggi con quel nome: il clarinettista Corrado Giuffredi, il fisarmonicista Cesare Chiacchiaretta, il chitarrista Giampaolo Bandini, il contrabbassista Antonio Mercurio e il percussionista Roger Catino. Insieme suoneranno, al Teatro Comunale “Umberto Giordano” di Foggia, martedì 6 dicembre 2022.

Si tratta di cinque autentici virtuosi, che fondono le loro bravure e le sonorità tipiche dei loro strumenti per ottenere risultati imprevedibili, riletture che hanno dell’acrobatico, esecuzioni che riescono a fondere rigore e poesia: anche per via del loro linguaggio così divertente, che sfocia nel fantastico, i Filarmonici di Busseto tengono da vent’anni il coinvolgente e sempre attesissimo Concerto di Capodanno della città di Parma.

A Foggia i cinque musicisti proporranno un programma che spazia tra le pagine più appassionate dell’Ottocento operistico a quelle più fresche e innovative del Novecento.

Il concerto si aprirà con una Quadrille da “Un ballo in maschera” di Johann Strauss Jr, una fantasia di temi tratti dalle opere di Giuseppe Verdi firmata da Michele Mangani e intitolata “Verdiana”, la Suite da “Porgy and Bess” di George Gershwin.

Il cuore dello spettacolo verrà riscaldato da “Invierno Porteo” di Piazzolla, da una “Nino Rota Suite” nell’arrangiamento di Roberto Molinelli, e dal commovente Adagio dal “Concerto d’Aranjuez” di Joaquìn Rodrigo.

Infine, ancora Gershwin con il Blues tratto da “Un americano a Parigi” (nella elaborazione curata da Henghel Gualdi), “The typewriter” di Leroy Anderson, l’ormai classico “Oblivion” di Piazzolla e, per concludere degnamente, un’altra pagina amatissima della musica internazionale come il “Bolero” di Maurice Ravel.

Ingresso alle 19.30, inizio alle 20.00

I biglietti rimasti disponibili possono essere ritirati dalle 18.30 presso il Teatro.